Cenni storici
Cenni storici
Il territorio napoletano è stato da sempre connotato da produzioni ceramiche prestigiose: maioliche, “riggiole”, pastori di terracotta, porcellana della Real Fabbrica di Capodimonte e della Manifattura Ferdinandea.
Al Medioevo risalgono le prime fabbriche di maiolicari fondate da un gruppo di Arabi di Lucera trasferiti a Napoli da Carlo D’Angiò. Da queste fabbriche provengono i pavimenti in maiolica della Chiesa di Donnaregina e quelli della Cappella Caracciolo di S. Giovanni a Carbonara.
Capolavoro del Settecento napoletano è senza dubbio il Chiostro della Chiesa di S. Chiara, interamente rivestito, su progetto del Vaccaro, di stupende piastrelle maiolicate raffiguranti paesaggi e festoni di fiori e frutta.
In un contesto già così ricco di vocazione ceramica, si innestò nella prima metà del Settecento la produzione di porcellana, la più preziosa tra le materie ceramiche, che fa di Napoli una delle più importanti manifatture ceramiche, accanto a quella di Sèvres in Francia e Maissen in Germania. La Manifattura di Capodimonte sorse per volontà di Carlo di Borbone Re di Napoli, nel clima di rinnovamento culturale ed artistico che percorse la città.